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Sì sono d'accordo con l'anima defunta dell'
infinite jest. Il linguaggio di Leyner è un placebo, non ha nulla di terapeutico, nemmeno in senso dissacratorio. Non rappresenta il nostro tempo. E'solo il libro di un comico che ha avuto a che fare con le medicine quando lavorava per la grassa pace occidentale. Davvero niente a che vedere con il genio di Wallace.
Comunque ho letto il libro ed anche il precedente Mio cugino, il mio gastroenterologo...e se non cercate profondità, ricerca, verità, od altro....insomma se non cercate niente....se volete divertirvi. E'un gran libro. E Fernanda Pivano si sbaglia. Cazzo.